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Ginevra è famosa nel mondo essenzialmente per 3 cose: il salone dell'automobile, i negozi di orologi, la fontana più alta del mondo, al centro del suo bel lago.
Tranquilla ed elegante, per me si è rivelata la meta ideale dove trascorrere un weekend di relax. All'estero sì, ma non troppo lontano. E soprattutto non nella solita capitale europea strapiena di turisti e di locali per turisti, ristoranti per turisti, negozi per turisti, alberghi per turisti.
In treno o in auto si raggiunge abbastanza agevolmente e il clima, in virtù del lago, è persino più clemente del previsto.
Certo il vento si fa sentire (e questo per me costituisce un + assoluto) ma saranno sufficienti una bella sciarpina intorno al collo e un giaccone in inverno o un maglioncino nelle altre stagioni per stare benissimo.
La Ginevra gastronomica è una bella scoperta.
A partire dalla colazione, che assomiglia a quella che vi potrebbero servire in Francia: pan brioche morbidoso, croissants, marmellate, (quelle veramente locali sono a base di frutti di bosco, prugne e ciliegie) burro fresco, succo d'arancia, latte e yogurt.
Tra le specialità ginevrine, sono imperdibili il cioccolato, il pesce persico, la torta a base di cardi, la fonduta e la raclette.
Anche i vini si fanno apprezzare: bianchi come il Gewurztraminer o lo Chardonnay, rossi come il Cabernet Sauvignon, il Pinot Nero, il Gamay, leggero e dolcemente fruttato.
Tra i ristoranti brillano ben 7 locali, secondo la Guida Michelin 2008.
Tra i ristoranti brillano ben 7 locali, secondo la Guida Michelin 2008.
Non lontano dalla fontana e dal lungolago, a pochi passi dai negozi più modaioli, c'è il Relais de l'Entrecote, un mini paradiso per gli amanti della carne. Qui il menù è praticamente monotematico, insalata con le noci, bistecca con salsa alle erbe aromatiche, patatine fritte e baguette per tutti. Dessert, caffé, liquori e bevande sono poi a discrezione.
Le cameriere hanno tutte un look squisitamente retrò coi capelli raccolti, le labbra laccate di rosso e la divisa nera, col grembiulino corto candido.
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I caffé e le cioccolaterie meritano poi sicuramente una visita. Io ad esempio sono stata da Gilles Desplanches e mi sono letteralmente innamorata di creazioni e arredamento.
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