Parlare di divinità culinarie, di provenienza anglosassone e anglofona, di cheesecakes e delizie varie mi ha fatto venire in mente Starbucks.
Altro grande mito dal quale noi Italiani, fratelli poveri di tutti gli altri paesi avanzati oramai anche nelle cose più elementari, possiamo permetterci di avvicinare solo quando varchiamo il confine.
Nella nostra penisola infatti non c'è nemmeno traccia di quello che è un vero colosso del hot beverage, modello di comunicazione sul punto vendita più che riuscita, nonché di globalizzazione (che fa rima con colosso). E' un po' come gli UFO nelle foto dei visionari americani o di certi adolescenti very geek. Lo avvistiamo e basta, ne abbiamo un'esperienza mordi e fuggi, spesso più per sentito dire, ma niente..
Il Diavolo veste Prada lo ha anche santificato, con le peripezie delle assistenti sempre di corsa per portare un Hot coffee alla loro capa-dittatrice.
Su un articolo tratto da una rivista specializzata in grande distribuzione, apparso lo scorso anno avevo letto che di questo "anti-fenomeno" non c'è da stupirsi più di tanto. (Ma chi si stupisce più delle stramberie e delle insensatezze nel nostro Paese?)
La teoria è che sarebbero le grandi compagnie del caffé a non gradire da noi l'ingresso della catena americana. Qualcuno parla anche di immaturità del mercato italico, molto legato al bar sottocasa, dove il barista lo conosci dalla vita, gli racconti tutte le tue vicende, soprattutto quelle da tifoso di calcio e ti fa da secondo padre, fratello, amico, complice a seconda delle occasioni e delle persone.. Il bar dove l'appuntamento per la briscola è fondamentale come respirare..
Io da Starbucks una puntatina, specie alla domenica pomeriggio, quando i negozi sono chiusi e non sai mai che fare, non la disprezzerei.
Putroppo non mi resta che guardarli da lontano, o ricordarli come parte delle mie vacanze, il che contribuisce ad alimentare un certo alone di mito, forse proprio perché lontano.
(la foto, come tutte quelle del blog, l'ho scattata io e risale a Novembre 2007. Per la precisione ero ad Atene, dove di punti vendita se ne trovano decine..sob sob..)
giovedì 28 febbraio 2008
mercoledì 27 febbraio 2008
La cheesecake al cioccolato di Nigella Lawson
Nigella Lawson è una vera divinità domestica, autrice di libri, curatrice di rubriche di cucina in tv, musa ispiratrice di tante aspiranti cuoche e cooking editors.
Un post dedicato a lei mi pare doveroso. E come citarla in maniera adeguata se non vedendola direttamente all'opera?
http://www.youtube.com/watch?v=_578Uk8y2aM
Un post dedicato a lei mi pare doveroso. E come citarla in maniera adeguata se non vedendola direttamente all'opera?
http://www.youtube.com/watch?v=_578Uk8y2aM
venerdì 22 febbraio 2008
Insalata di mare
Gli antipasti di mare crudi, come le insalate di mare sono una delle mie passioni. Se ci sono i gamberi poi, sono una delle mie superpassioni.
Di solito le insalate di mare già pronte al banco gastronomia del super non mi soddisfano. O utilizzano olio di bassa qualità, oppure i pesci sembrano insipidi, quando non addirittura stopposi come le seppie e i polipi maltrattati.
Così preferisco prepararla da me e portare in tavola un'insalata di mare che sappia di mare e non di oliaccio scadente.
Questa ha di particolare l'uso dell'aceto balsamico di Modena, che esalta la nota dolce del crudo.
Sì perché i crudi, anche quelli di mare, hanno una nota dolce.
Insalata di mare
Occorrente: carta assorbente da cucina, ciotola, possibilmente di vetro, pellicola per alimenti, frigo
Ingredienti
4 conchiglie di Saint Jacques
100g gamberetti sgusciati
100g cozze
100g calamari
100g polipetti
prezzemolo
aceto balsamico di Modena
aglio
olio e.v.o.
100g gamberetti sgusciati
100g cozze
100g calamari
100g polipetti
prezzemolo
aceto balsamico di Modena
aglio
olio e.v.o.
Procedimento
Lavare i crostacei sotto l'acqua corrente, tamponarli con della carta assorbente da cucina e metterli in una ciotola di vetro a marinare con olio, aceto balsamico, aglio. Coprire con un foglio di pellicola per alimenti e riporre in frigo per dodici ore almeno.Servire in tavola nelle conchiglie, decorando con prezzemolo fresco.
Bigné alla crema di zafferano con lamponi
Quando il dessert è semplice ma d'effetto, la soddisfazione di chi lo prepara è doppia, quella di chi lo gusta invece, tripla.
Per questioni di tempo e ridurre i rischi, ho usato dei bigné già pronti.
Ricordo infatti un pessimo esperimento di un'amica che ruppe addirittura le fruste elettriche intanto che montava la sua pasta per i bigné, che poi si gonfiarono tantissimo in forno e assunsero una superficie piena di gobbe e irregolarità.
Quindi, onde evitare incidenti...
Chi fosse intollerante al lattosio può sostituire la ricotta con il tofu, se il tofu non piace, si possono riempire i bigné con la crema di nocciole e decorare sempre coi lamponi.
Bigné alla crema di zafferano con lamponi
Occorrente: fruste elettriche, scodella, sac à poche, bollitore per il latte, piattini da dolce individuali, frigo
Ingredienti
8 bignè già pronti
1 pacchetto di panna da montare
250g lamponi freschi o surgelati
250g ricotta magra
pistilli di zafferano
1 tazzina latte tiepido
4 cucchiai fruttosio
1 pacchetto di panna da montare
250g lamponi freschi o surgelati
250g ricotta magra
pistilli di zafferano
1 tazzina latte tiepido
4 cucchiai fruttosio
Procedimento
Amalgamare la ricotta col fruttosio e diluirla col latte profumato.
Trasferire la crema in una tasca da pasticcere e riempire i bignè.
Sistemarli in 4 piattini o coppette individuali.
Montare la panna e usarla per decorare i bigné.
Decorare i lamponi.
Tenere in frigo per qualche ora.
Trasferire la crema in una tasca da pasticcere e riempire i bignè.
Sistemarli in 4 piattini o coppette individuali.
Montare la panna e usarla per decorare i bigné.
Decorare i lamponi.
Tenere in frigo per qualche ora.
Plumcake salato
I plumcake salati sono uno dei miei antipasti preferiti.
E per questo quando si tratta di festeggiare il mio compleanno, ne preparo sempre volentieri.
Una volta trovato il giusto compromesso col proprio forno, il plumcake sarà una di quelle preparazioni che vi daranno sempre soddisfazione e che vi faranno divertire a cambiare ogni volta sapori.
Qui ho usato ingredienti molto "mediterranei", per dare al plumcake un sapore forte.
Plumcake salato
Occorrente: ciotola, fruste elettriche, stampo da plum cake, vassoio
Ingredienti per 8 persone
3 uova
80ml latte tiepido
100g fontina a cubetti
6 cucchiai olio e.v.o
2 cucchiai olive nere a pezzetti
100g pomodorini ciliegini a pezzetti
2 cucchiai parmigiano grattugiato
basilico fresco
aglio in polvere
1 bustina di lievito istantaneo per torte salate
sale
Procedimento
Ungere e infarinare uno stampo da plum cake.
Scaldare il latte a fuoco dolce (non dovrà diventare bollente).
Sbattere le uova a lungo con lo sbattitore elettrico in una terrina capiente.
Unire la farina setacciata, l'olio e il latte.
Aggiungere tutti gli altri ingredienti, da ultimo il lievito.
Versare nello stampo e cuocere per circa 40-45 minuti.
Una volta cotto lasciarlo raffreddare nello stampo e sformarlo da tiepido.
E' meglio consumarlo freddo, perché sarà più facile tagliarlo.
giovedì 21 febbraio 2008
Ciambella farcita
Calda come un abbraccio questa ciambella farcita (salata!) racchiude la magica simbologia di un anello di sapori accanto a quella perfetta del cerchio, non a caso associato al divino, all'Essere, al tutto. Del resto anche il pane presso molte culture è un dono del cielo. Portatela in tavola o come piatto unico o come antipasto, farete un figurone. ;-)
Ciambella farcita
Occorrente: matterello, carta da forno, teglia, forchetta, forno
Ingredienti
500g pasta da pane
500g ricotta
100g Parmigiano a scaglie
100g bresaola
100g prosciutto cotto
1 cucchiaio di paté di peperoncino
olio
sale
cumino
latte (facoltativo)
Procedimento
La pasta da pane si può comprare sia in grande distribuzione che dal fornaio.
Averla già pronta abbrevia i tempi, ma qualora si fosse particolarmente virtuosi (e io ammetto il più delle volte la preparo perché mi sento un piccolo alchimista) si può preparare anche ad hoc, ma richiede tempo e tanta, tanta energia.
Comunque, immaginiamo di non essere stati virtuosi e di non avere due giorni per preparare la ricetta.
Stendere la pasta su un piano di lavoro infarinato e ungerla con qualche filo d'olio. (In questo modo si eviterà di usare altra farina che la seccherebbe facendola assomigliare poi più ad una schiacciatina di quelle imbustate che non una ciambella.)
Lavorare la ricotta a crema con sale, paté di peperoncino ed eventualmente qualche cucchiaiata di latte.
Spalmare col composto la pasta del pane, evitando però i bordi.
Coprire con fette di bresaola e prosciutto e terminate con le scaglie di formaggio.
Arrotolare la pasta su se stessa e chiuderla a formare una ciambella.
Pennellatela di latte e spolverarla col cumino. (Il cumino si usa molto sul pane nei paesi del Mediterraneo, ma qualora non piacesse, si può sostituire con semi di finocchio, di sesamo o di papavero).
Infornare a temperatura molto elevata (200-220 °C) e lasciare cuocere per 30 minuti.
Da mangiare calda.
Crostini con caprino e cumino
Gli antipasti veloci sono diventati per me una vera specialità. Soprattutto perché si arriva a cena sempre di corsa e quindi il tempo è tiranno.
I crostini vengono sempre in aiuto in questi casi, perché è difficile che a qualcuno proprio non piacciano e in più si ha il vantaggio di poter creare delle composizioni sfiziose, sia per l'occhio che per il palato.
Antipasto veloce sì, ma non prevedibile! Questi crostini, decisamente aromatici, nascono un po' per provare qualcosa di insolito. E così ho deciso di postarli sul blog.
Crostini con caprino e cumino
Occorrente: vassoio, coltello, coltello spalmaburro, tostapane o forno a microonde
Ingredienti
Pane di segale
burro
formaggio caprino (quello vero!)
semi di cumino
Procedimento
Ammorbidire il formaggio con una forchetta e spalmarlo sul pane.
E via di cumino.
In commercio esistono anche formaggi con dicitura "caprino" che però sono fatti con latte vaccino..per me è un controsenso, ergo leggo bene l'etichetta se compero quello confezionato, o chiedo espressamente a chi mi serve al banco, di darmi quello rigorosamente di capra. A dire la verità io dai formaggi mi guardo a vista, come fossero peste, ma questo è un altro discorso..
Crostata di ricotta
Quando ho ideato questa crostata di ricotta ho pensato ad un'alternativa alle solite crostate ripiene di marmellata, che per quanto belle e buone non sono particolarmente innovative. A dire la verità, la crostata di ricotta è una delle mie preferite, perciò sono partita da questa preferenza personale e mi sono divertita a sperimentare un pochino. Per esempio ho utilizzato un mix di farina di grano e farina di mandorle per l'impasto della frolla, perché la rende più friabile e anche più gustosa. Per quanto riguarda il ripieno, l'ho arricchito di gocciole di cioccolato, uvetta e frutta candita, con un pizzico di cannella, che, di nuovo, adoro. Se a voi invece non piace, siete liberi di non aggiungerla. La crostata può essere aromatizzata sia con aroma di limone che vaniglia o acqua di fiori d'arancio.
Crostata di ricotta
Occorrente: tortiera, pellicola per alimenti, ciotola, cucchiaio, forno, n°2 ciotole, bicchiere, setaccio, vassoio
Ingredienti
Per la pasta della crostata
150g farina di grano tenero
50g farina di mandorle
100g zucchero
50g burro ammorbidito
50g formaggio spalmabile
la scorza di un limone grattugiata
2 tuorli
latte freddo
Per il ripieno della crostata
400g ricotta vaccina magra
100g zucchero
1 uovo intero+ 1 albume
40g frutta candita
40g uvetta
2 cucchiai gocciole di cioccolato
cannella in polvere
brandy
Procedimento
Disporre la farina a fontana sul piano da lavoro e versare al centro lo zucchero, il burro, il formaggio e i tuorli, la scorza di limone, il sale e la farina di mandorle.
Lavorare rapidamente e se fosse necessario ammorbidire col latte freddo. Formare una palla, avvolgerla in pellicola per alimenti e lasciare riposare in frigo.
Preriscaldare il forno a 180°C
Passare al setaccio la ricotta, unire lo zucchero, l'uovo intero, le gocciole la frutta candita, l'uvetta e la cannella.
Aggiungere da ultimo l'albume montato a neve.
Ungere una tortiera con il burro, foderarla con 3/4 della pasta, versarvi il composto, livellarlo bene e decorare la superficie del dolce con la pasta rimanente, formando strisce o figure.
Infornare a 180°C e lasciare cuocere per una mezzora.
Va servita fredda e si accompagna a un vino bianco dolce dal gusto un po' fruttato, come il Passito
Rotolo al cacao con mousse ai frutti di bosco
Il rotolo al cacao è un dolce raffinato e goloso, ma non necessariamente calorico. Soprattutto se confrontato con torte burrose o che richiedono molto zucchero. Il vantaggio sta nella pasta biscotto del rotolo che comunque non richiede l'aggiunta di grassi e riesce ugualmente a risultare non troppo secca. Avvolgendo un ripieno morbido come questo è importante infatti che anche la pasta si sciolga in bocca. La sua consistenza è morbida e fondente, grazie alla mousse ai frutti di bosco e risulta comunque non eccessivamente dolce, proprio perché questo genere di frutta non è stucchevole. Insomma, vi ho convinto?
Rotolo al cacao con mousse ai frutti di bosco
Occorrente: cannovaccio pulito, carta da forno, carta assorbente, teglia rettangolare grande, spatola di plastica, n°3 ciotole, fruste elettriche, vassoio o piatto da dolce, cucchiaio, bilancia, forno, freezer
Ingredienti
Per la pasta del rotolo
3 uova
100gr farina 00
30gr cacao amaro
100gr zucchero semolato
Per la mousse ai frutti di bosco
300ml panna da montare
10 gocce Tic
250gr frutti di bosco
Procedimento
Incominciamo con il forno, che accendiamo a 180°C.
Prepariamo una teglia molto grande e col bordo basso, di quelle per la pizza, con un foglio di carta da forno bagnato nell'acqua e strizzato e lo facciamo aderire bene alle pareti della teglia.
Pesiamo gli ingredienti e versiamo in una ciotola capiente le uova con lo zucchero e in un altro recipiente setacciamo la farina e il cacao.
La panna invece la mettiamo a raffreddare per bene in freezer, meglio se con la ciotola in cui la monteremo.
Lavoriamo le uova e lo zucchero con la frusta, aggiungiamo a poco a poco farina e cacao e da ultimo il lievito.
Versiamo questo composto sulla carta da forno e facciamo cuocere in forno per 20 minuti.
Montiamo la panna, la dolcifichiamo con il Tic e ne lasciamo da parte circa un terzo.
Con gli altri due terzi invece creiamo il ripieno del rotolo, aggiungendo i frutti di bosco, lavati e ben asciugati con la carta da cucina, o se usiamo quelli surgelati, li aggiungiamo da decongelati.
Ora viene la parte complicata.
Bagnamo un telo da cucina pulito, lo stendiamo sul tavolo e appena la pasta è cotta la estraiamo dal forno. La capovolgiamo sul telo umido, senza tentare di staccarla prima dalla carta da forno, perché essendo ancora calda si romperebbe. Bagnamo invece con una spugna la carta da forno in modo da farla raffreddare.
Con tanta delicatezza dovremmo staccarla pian piano dalla pasta e avvolgere telo e pasta a formare un rotolo.
Chiudiamo le estremità del telo e lo lasciamo raffreddare completamente.
Una volta completata l'operazione, srotoliamo il tutto, trasferiamo il rotolo su un piatto da dolce abbastanza grande da contenerlo e lo farciamo con la panna ai frutti di bosco.
Riavvolgiamo e avremo un rotolo ripieno.
Prepariamo una teglia molto grande e col bordo basso, di quelle per la pizza, con un foglio di carta da forno bagnato nell'acqua e strizzato e lo facciamo aderire bene alle pareti della teglia.
Pesiamo gli ingredienti e versiamo in una ciotola capiente le uova con lo zucchero e in un altro recipiente setacciamo la farina e il cacao.
La panna invece la mettiamo a raffreddare per bene in freezer, meglio se con la ciotola in cui la monteremo.
Lavoriamo le uova e lo zucchero con la frusta, aggiungiamo a poco a poco farina e cacao e da ultimo il lievito.
Versiamo questo composto sulla carta da forno e facciamo cuocere in forno per 20 minuti.
Montiamo la panna, la dolcifichiamo con il Tic e ne lasciamo da parte circa un terzo.
Con gli altri due terzi invece creiamo il ripieno del rotolo, aggiungendo i frutti di bosco, lavati e ben asciugati con la carta da cucina, o se usiamo quelli surgelati, li aggiungiamo da decongelati.
Ora viene la parte complicata.
Bagnamo un telo da cucina pulito, lo stendiamo sul tavolo e appena la pasta è cotta la estraiamo dal forno. La capovolgiamo sul telo umido, senza tentare di staccarla prima dalla carta da forno, perché essendo ancora calda si romperebbe. Bagnamo invece con una spugna la carta da forno in modo da farla raffreddare.
Con tanta delicatezza dovremmo staccarla pian piano dalla pasta e avvolgere telo e pasta a formare un rotolo.
Chiudiamo le estremità del telo e lo lasciamo raffreddare completamente.
Una volta completata l'operazione, srotoliamo il tutto, trasferiamo il rotolo su un piatto da dolce abbastanza grande da contenerlo e lo farciamo con la panna ai frutti di bosco.
Riavvolgiamo e avremo un rotolo ripieno.
Ultima fase è quella della copertura.
Con la panna lasciata da parte copriamo bene il rotolo.
Lo lasciamo tranquillo in frigo, un po' come coi bimbi in incubatrice e lo serviamo, accompagnandolo eventualmente con uno sciroppo ai lamponi versato su ciascuna fetta o una bella tazza di cappuccino.
Lo lasciamo tranquillo in frigo, un po' come coi bimbi in incubatrice e lo serviamo, accompagnandolo eventualmente con uno sciroppo ai lamponi versato su ciascuna fetta o una bella tazza di cappuccino.
Preparato il giorno prima, è ancora più buono perché i sapori hanno il tempo di amalgamarsi
lunedì 18 febbraio 2008
Crespelle ripiene di zucca e porri
Queste crespelle ripiene di zucca e porri sono una variante delle classiche lasagne e un primo piatto dal sapore delicato ed estremamente raffinato, perfetto per il pranzo della domenica, o comunque per le situazioni importanti. La ricetta è purtroppo un po' elaborata, e richiede diverso tempo, ma ogni tanto mi piace stare ai fornelli, perché mi rilassa e mi aiuta a pensare. Se anche voi condividete questa passione, allora niente paura.
Crespelle ripiene di zucca e porri
Ingredienti
Per le crespelle
3 uova200 gr latte
100 gr farina
Olio e.v.o.
Per il ragù di verdure
1kg zucca
3porri
semi di papavero
Per la besciamella
50gr farina
50gr burro
400gr latte
noce moscata
Procedimento
Accendere il forno e selezionare una temperatura di 200 °C
Ritagliare un rettangolo di carta da forno e usarla per foderare la teglia.
Lavare la scorza della zucca sotto l'acqua corrente, asciugarla con della carta assorbente.
Tagliare la zucca a fette molto grandi, senza rimuovere la scorza.
Sistemare le fette nella teglia e infornare per 40 minuti circa.
Tagliare le estemità dei porri e la base, rimuovendo la parte piena di filamenti.
Lavarli sotto l'acqua corrente, per eliminare tutte le impurità terrose.
Tagliare i porri a rondelle non troppo sottili e lessarli in una pentola, senza salare l'acqua (altrimenti impiegano più tempo). Non dovranno diventare troppo morbidi, perciò controllare la cottura con una forchetta.
Nel frattempo preparare le crespelle.
In una ciotola versare la farina e diluirla col latte, unire le uova, e sbattere con una frusta fino ad ottenere una pastella schiumosa e senza grumi.
Scaldare un cucchiaio di olio in un padellino non più grande di 20 cm di diametro su fiamma vivace.
Versarvi qualche cucchiaiata di pastella, fare rapprendere e, servendosi di una paletta di plastica, rimuovere delicatamente la crespella, cominciando prima dai bordi e trasferirla su un piatto. Continuare così fino ad esaurire la pastella.
Se nel frattempo il padellino dovesse seccarsi troppo, ungerlo nuovamente con altro olio, ma senza esagerare, altrimenti le crespelle acquisteranno un sapore di fritto.
Quando la zucca sarà cotta, estrarla dal forno e farla raffreddare.
Una volta tiepida rimuovere la scorza col coltello e tagliarla a cubetti in una ciotola capiente.
Scolare i porri e aggiungerli alla zucca, condire con olio, semi di papavero, sale e pepe a piacere.
Sciogliere il burro in una casseruola, aggiungere la farina e mescolare rapidamente per evitare che si formino grumi, stemperare col latte (freddo) e portare a ebollizione, sempre continuando a mescolare.
Profumare la salsa di noce moscata grattugiata, regolare di sale, e contare tre minuti da quando compare la prima bolla.
Passato questo tempo allontanarla dal fuoco e continuare a mescolare, perché si raffreddi senza incollarsi troppo.
Tagliare un altro foglio di carta da forno e sistemarlo nella teglia usata per cuocere la zucca.
Creare uno strato di crespelle e coprirlo col ragù di verdure, irrorare di besciamella e continuare così fino all'esaurimento degli ingredienti.
Lo strato finale volendo può essere decorato con Parmigiano grattugiato o fiocchetti di burro.
Scaldare il forno a 180°C e lasciare cuocere 30 minuti circa, o fino a quando raggiunge una bella doratura.
Filetto al pepe verde con aceto balsamico e Parmigiano
Il filetto al pepe verde è un secondo raffinato e importante, da preparare in pochissimo tempo, ma che permette di mantenere un certo occhio anche alla dieta, perché il taglio di carne è magro e viene cucinato con poco olio extravergine di oliva. In questa ricetta ne ho proposto una variante con l'aggiunta di due ingredienti tipicamente emiliani (Parmigiano Reggiano e aceto balsamico) e di una punta di amaro, data dalla rucola, per smorzare la nota dolce della carne e arricchire il piatto.
Filetto al pepe verde
Ingredienti
filetto di vitello
pepe verde
Aceto balsamico di Modena
Parmigiano Reggiano a scaglie
rucola
sale e pepe
olio e.v.o
Procedimento
Mondare la rucola, tagliarla leggermente e asciugarla.
Sistemarla nei piatti, in modo da formare un letto per la carne. Condirla con un filo d'olio, sale e limone a piacere.
Lavare il filetto sotto acqua corrente, tamponarlo con un paio di fogli di carta da cucina.
Scaldare una bistecchiera/piastra/padella antiaderente con un filo d'olio e versarvi il filetto
Aromatizzare col pepe verde e cuocere da ambo i lati un paio di minuti. (la cottura varia a seconda dei gusti, se piace al sangue un paio di minuti saranno sufficienti, se la si mangia ben cotta allora ce ne vorranno una decina circa).
Poco prima di spegnere il fornello, irrorare il filetto con l'aceto balsamico e regolare di sale.
Trasferirlo nei piatti, e decorare con le scaglie di Parmigiano.
Servire subito.
giovedì 14 febbraio 2008
Cheesecake alle fragole
Secondo me non solo la cheesecake alle fragole, ma un po' tutte le ricette dovrebbero essere delle dediche d'amore, non solo a San Valentino.
E i dolci possono diventare dediche d'amore perfette. Magari quotidiane o a sorpresa, piccoli messaggi per dire a qualcuno che gli siamo grati di qualcosa, che ci piace trascorrere del tempo insieme e che per fargli piacere abbiamo pensato ad una cosa buona e speciale.
Talvota fare da mangiare può voler dire dedicare amore a se stessi, al partner, agli amici, ai figli, perché no, se sono simpatici e collaborativi anche ai colleghi.
San Valentino però richiede qualcosa di particolarmente avvolgente.
Che non vuol dire complicato.
Spesso le ricette semplici sono le migliori, soprattutto quando San Valentino capita durante la settimana e non si ha tanto tempo a disposizione, magari dopo l'ufficio o il lavoro in generale.
E questa cheesecake alle fragole viene in aiuto.
Di seguito eccovi il procedimento per prepararla.
Buon appetito e buona festa degli innamorati
Cheesecake alle fragole
Occorrente: ciotole, cucchiai, coltello, carta da forno, tortiera, bilancia, forno, frigo, casseruola
Ingredienti
Per la base della cheesecake (pasta frolla)
250 gr farina 00 setacciata
125 gr burro a temperatura ambiente
1 uovo
2 tuorli
20 gocce dolcificante liquido Tic
buccia grattugiata di un limone
1 bustina lievito vanigliato Pane Angeli
Per la crema della cheesecake
400 gr ricotta vaccina magra
200 ml panna da montare
20 gocce dolcificante liquido Tic
2 uova
1 bustina vaniglina in polvere Pane Angeli
1 bustina preparato per budino alla vaniglia
Per la decorazione della cheesecake
400 gr fragole fresche o decongelate
1 bustina polvere per gelatina
Procedimento
Setacciare la farina in una scodella o recipiente piuttosto capiente.
Tagliare il burro a pezzetti e versarlo nella scodella, insieme all'uovo intero e ai due tuorli.
Aggiungere il lievito, lo zucchero e la buccia di limone grattugiata piuttosto finemente.
Amalgamare gli ingredienti fino a creare una palla di pasta liscia e omogenea. (Io in genere comincio con un cucchiaio e poi lavoro gli ingredienti con le mani, per evitare di scaldare troppo il burro)
Qualora risultasse troppo asciutto, aggiungere un cucchiaio di albume o di acqua fredda.
Una volta preparata la pasta, riporla in frigo per circa mezz'ora.
Nel frattempo accendere il forno a 180°C
In un'altra scodella raccogliere la ricotta e la panna, assieme al dolcificante e montare il tutto con le fruste elettriche.
Aggiungere le uova una alla volta, aspettando che la prima sia completamente amalgamata alla crema, prima di aggiungere la seconda.
Quindi profumare con la vaniglina in polvere e aggiungere il contenuto del preparato per budini.
Prelevare dal frigo la ciotola con la pasta, tagliare un rettangolo di carta da forno sufficientemente ampio da foderare uno stampo da 24 cm di diametro e su questa stessa carta stendere la pasta aiutandosi col matterello.
Trasferire il tutto nella tortiera, versare sopra la crema e infornare per 30 minuti.
Trascorso questo tempo estrarre la torta e lasciarla raffreddare completamente.
Quando è fredda, trasferirla su un piatto da dolce o un vassoio.
Passare a preparare la decorazione.
Versare in una piccola pentola le fragole (tagliate a pezzi, se uso quelle fresche e grandi, altrimenti quelle decongelate non ne hanno bisogno), la gelatina in polvere con due cucchiai di acqua fredda.
Fare sciogliere completamente la gelatina, spegnere il fornello e continuare a mescolare, fino a quando non si è raffreddata.
Versare questo composto sulla crema della cheesecake e riporla in frigo fino al momento di servire.
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