mercoledì 31 agosto 2011

Borgo medioevale di Alba fucens

Incastonata tra i monti della provincia di L'Aquila, dove la terra trema spesso e dove la natura è così assoluta e padrona che non puoi mai scordarti di essere un piccolo granello in un mare di sabbia,  c'è una perla che non ti aspetti. Il suo nome è Alba Fucens ed è un'imprevista località archeologica a circa 100 km da Roma. Sì imprevista, perché non siamo in Sicilia, né nella Magna Grecia o nel Lazio e qui un anfiteatro romano e una piccola urbs davvero non sono così frequenti. 
Già...e questo è uno dei motivi della sua straordinaria bellezza. 
Il panorama qui è stupendo. La vista, mozzafiato. L'aria purissima e cristallina. 
é un vero posto per l'anima, dove il silenzio non manca di certo, lontano dalle solite mete, comprese le località turistiche legate agli scavi archeologici. Sì perché Alba Fucens se ne sta nascosta, fiera della sua altitudine (siamo intorno ai 1000 m), del suo passato glorioso, delle sue montagne antiche, ma tuttora in evoluzione.  Forse sarebbe meglio dire, in subbuglio...


E ad Alba Fucens, non lontano dall'antiteatro e dai ruderi dell'antica città romana e dai resti di un insediamento medioevale, del quale restano una chiesa e un antico castello, sorge il Borgo Medioevale. Un B&B con annesso ristorante dove l'atmosfera è unica e dove sembra che il tempo si sia veramente fermato a qualche secolo fa. 


venerdì 26 agosto 2011

Bicchierini di crema e uva fragola

Brief

 Mini dessert nel bicchiere per partecipare al contest di Aboutfood


La ricetta



Occorrente: ciotola, fruste elettriche, pentolino, bicchierini da liquore, carta assorbente da cucina


Ingredienti

1 cucchiaio di Maraschino
1 foglio di gelatina
2 cucchiai di fruttosio
125 g di crema di yogurt
200 g di ricotta freschissima
1 uovo
uva fragola


Procedimento 

Ultimamente sia sui blog che altrove sta andando molto di moda presentare preparazioni dolci o salate nei bicchieri o nelle verrine. Per i dessert al cucchiaio si preferisce il bicchierino da liquore monoporzione. Abitudine ereditata dai catering di lusso, per questioni di praticità oltre che di eleganza..
Così anche nella cucina della Sposadelvento sono comparsi dei simpatici bicchierini riempiti di crema e di uva fragola.
Non vi dico che profumo.
In tavola sono piaciuti moltissimo, forse più per la novità (fatemi fare l'avvocato del diavolo..)
Comunque il pregio è che si preparano in un attimo e senza troppa fatica.
E non richiedono l'accensione dei fornelli se non per qualche secondo, il che di questi tempi non è poco.

martedì 23 agosto 2011

Insalata di farro e verdure grigliate

Brief

Un'alternativa all'insalata di riso, possibilmente vegan


La ricetta


Occorrente: pentola, griglia, spremiagrumi, sacchetto di carta, forno, teglia, cucchiaio, pellicola per alimenti, zuppiera, scolapasta, forbice, 

Occorrente x 4 persone

250 g di farro
1 melanzana grande
3 zucchine piccole
1 peperone rosso
1 limone
foglie di basilico
origano
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di aceto di mele
4 cucchiai di olio

Procedimento 

Quest'anno sono stata spesso a pranzo al Rosmarino, un ristorante-gastronomia vegano in viale Pasubio, angolo piazzale Baiamonti a Milano.
Per me non è semplice adattarmi alla cucina vegana, perciò in alcuni casi ho trovato pietanze buonissime, in altri ho davvero rimpianto una bella bistecca o qualsiasi altro piatto di carne.
Ci sono medaglioni di seitan e verdure molto compatti che sembrano cialde di caffé, o cannelloni vegani che non mi hanno affatto convinta.
La zucca e le verdure in genere sono buonissime invece. Alle insalate di cereali alle volte manca un qualcosa in più, ma sono comunque tra i piatti migliori.

L'insalata di farro e verdure grigliate prende spunto esattamente dalle esperienze di pausa pranzo vegana, ma aggiunge un tocco alla Sposadelvento, ossia molto aromatico.

Io l'ho preparata di sera, in vista del pranzo del giorno dopo, cosa che consiglio a tutti se non volete rendere ancora più rovente la cucina di casa vostra. Ma anche e soprattutto per dare più gusto alla ricetta. Partite cuocendo il farro, in acqua salata. Una volta cotto, scolatelo, mettetelo nella zuppiera e conditelo con olio. Non abbiate paura di lasciarlo da solo, presto sarà in ottima compagnia.

Mondate le verdure e tagliate le zucchine a fette longitudinalmente e le melanzane a fette rotonde.
Le une saranno invidiose delle altre, ma fidatevi, è il modo migliore per avere una polpa bella soda anziché bruciacchiata.
Accendete il grill e mettete il peperone su una teglia. Si sentirà il principe della cucina, perché a lui riserverete un trattamento di favore. Lasciatelo grigliare fino a quando la pelle sarà molto scura e inizierà a staccarsi. Come quando certe persone esagerano con le lampade solari. Prelevatelo e mettetelo in sacchetto di carta, dove lo lascerete raffreddare. Lui si sentirà come in una bella sauna purificante.

Grigliate le altre verdure, sistematele su un piatto e conditele con olio e origano. Quando si saranno raffreddate, tagliatele a cubetti piccoli servendovi della forbice e aggiungetele al farro. Che finalmente griderà "Hurrà" perché verranno a trovarlo delle ottime amiche.

Private il peperone della pelle e dei semi e tagliate anche questo a pezzettini. All'inizio sarà un po' snob, ma piano piano farà amicizia pure lui col farro, le zucchine e le melanzane.

Aggiungete l'aglio tritato finemente, il succo del limone spremuto, l'aceto di mele e il basilico anche questo tritato finemente. Regolate di sale, mescolate con cura e riponete in frigo, coperto da una pellicola per alimenti. Tranquilli, faranno festa, ma senza distruggervi il frigo.
Se portate in tavola l'insalata di farro il giorno dopo sarà buonissima, perché gli aromi e le verdure avranno il tempo di macerare e prendere sapore. (e divertirsi tutta la notte).

Enjoy


lunedì 22 agosto 2011

Involtini di salmone affumicato e rucola

Brief

Una ricetta stuzzicante per addomesticare il sapore del salmone affumicato 


La ricetta




Occorrente: piatto, lavaverdura, spremiagrumi



Ingredienti x 4 persone

500 g salmone affumicato
1 arancia
1 mazzetto di rucola
verdure a piacere


Procedimento

Di salmone affumicato ce ne sono vari tipi. Ovviamente. E il grado di affumicatura può essere più o meno marcato e di conseguenza più o meno gradevole, a seconda dei gusti. Quando risulta un po' troppo forte, basta addomesticarlo con un condimento a base di succo di agrumi, come il limone, il pompelmo rosa e l'arancio. Non tutti insieme magari. O forse sì. Non ho mai provato, ma potrebbe risultare piacevole. 
Per questi involtini, ho voluto provare l'arancio. Perciò ho lasciato le fette di salmone affumicato in una marinata semplicissima di succo d'arancia. Ho lavato la rucola, l'ho asciugata per bene con l'aiuto del lavaverdura e poi ne ho messo un po' al centro di ogni fetta di salmone, che ho arrotolato e decorato con semi di aneto. Non ho aggiunto sale né olio perché il salmone è un pesce piuttosto grasso già di suo e perché la nota piccantina della rucola mi sembrava sufficiente a dare sapore al piatto. 

Per accompagnare ho scelto un'insalata di pomodori e ceci. 


domenica 21 agosto 2011

Crostoni ai fichi e ai pomodori pachino

Brief

La ricetta migliore per l'antipasto d'agosto: rigorosamente a fornelli spenti


La ricetta 




Occorrente: piatto da portata, tostapane, coltello spalmaburro, coltello affilato



Ingredienti

Pane di montagna
pomodori pachino
ricotta fresca
basilico fresco
fichi
prosciutto crudo di Parma

Procedimento

Lo scopo degli antipasti è quello di stimolare l'appetito e introdurre appunto alle portate più importanti. Alle volte ci sono antipasti però che basterebbero tranquillamente ad aprire e concludere una cena, specie se leggera e con giornate di caldo africano come queste. 

L'altro giorno in cucina ho improvvisato dei crostoni con del pane di montagna cotto nel forno a legna e dal sapore molto ruvido ma gustoso che una fantastica coppia di amici mi ha portato da L'Aquila. 

Ho preparato alcuni con il prosciutto e i fichi, praticamente un classico sulla tavola di fine estate. 
Altri invece con della ricotta fresca, i pachino e il mio fantastico basilico. 


sabato 20 agosto 2011

Crostata di frutta fresca

Brief

Il modo più invitante di portare la frutta in tavola a fine pasto


La ricetta


Occorrente: tortiera, forno, matterello, n° 2 ciotole capienti, cucchiaio, spatola, coltello affilato fruste elettriche, pentolino, carta assorbente da cucina + fagioli secchi

Ingredienti

Per la pasta frolla
200 g di farina
120 g di burro
50 g di zucchero vanigliato
2 tuorli
buccia grattugiata di un limone bio
2 cucchiai acqua gelata

Per la crema
2 cucchiai di Maraschino
2 fogli di gelatina
4 cucchiai di fruttosio
250 g di crema di yogurt
400 g di ricotta freschissima
2 uova


Per decorare
1 cestino di ribes
uva fragola
1 cestino di more
2 kiwi piccoli
foglie di menta


Procedimento

Immaginate un pergolato, carico di grappoli di uva fragola. Piccola. Dolce. Profumatissima. Che ad agosto era quasi pronta da raccogliere. E poi immaginate due bambini, che per arrivare ai chicchi d'uva dovevano arrampicarsi su una vecchia scala costruita a mano dal nonno. E che per giocare usavano i chicchi acerbi come munizioni per le loro fionde. Ma quando poi finalmente diventava matura se ne riempivano il piatto. Sì perché quell'uva che sapeva di fiori, per loro due era la più buona del mondo.

Ora il pergolato non c'è più e i due bambini abitano in angoli diversi del mondo e non ci sono nemmeno più nonni dai quali passare l'estate e ai quali movimentare la vita. 

Quando sono entrata nel negozio di frutta e verdura la scorsa settimana e l'ho vista, non ho potuto fare a meno di comprarne un po'. Ne ho aspirato il profumo inconfondibile dal sacchetto, sotto gli occhi curiosi del verduraio, al quale ho detto che quel profumo a me è in grado di parlare al cuore. Una ragazza vedendo la scena non ha resistito e ne ha chiesto un chilo anche lei. 

mercoledì 17 agosto 2011

Cranberry muffins




I muffin ai mirtilli rossi sono praticamente un classico. Da quando li provai qualche anno fa per la prima volta non ho mai smesso di prepararli, perché in casa mia sono molto apprezzati, sia a colazione che in altri momenti della giornata. Questa ricetta non prevede l'uso di latte o burro, cosa che la rende adatta anche agli intolleranti al lattosio, o comunque a chi volesse tenersi un po' più leggero. Cosa che, intolleranze o no, non fa certo mai male. Se li provate sappiatemi dire se vi sono piaciuti. 

Cranberry muffins


Occorrente: stampi per i muffin, pirottini di carta, forno, n° 2 ciotole capienti, fruste elettriche, frullatore, tazza, cucchiaio

Ingredienti

250 g di farina per dolci
80 ml di olio di semi di girasole
80 di zucchero semolato
1 tazza di acqua calda 
50 g di mirtilli rossi essiccati
1 bustina di lievito vanigliato
1 bustina di zucchero a velo
100 ml di latte di soia
1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata

Procedimento

Mettete i mirtilli essiccati a rinvenire nella tazza di acqua calda. Sistemate i pirottini in altrettanti stampini da muffin. Scaldate il latte di soia, fino ad intiepidirlo. Preriscaldate il forno a 190°C. Sbattete le uova in una terrina assieme allo zucchero a velo e allo zucchero semolato che avrete passato nel frullatore per ridurlo in polvere. Aggiungete quindi l'olio e il latte di soia. In un'altra ciotola mescolate la farina, il lievito e la scorza di limone. 
Unite gli ingredienti fluidi a quelli solidi e continuate a mescolare con le fruste elettriche fino a rendere il composto omogeneo. 

Infornare per circa 20 minuti. Infilate sempre uno stuzzicadenti per verificare che i muffin siano cotti. Dovrà uscire perfettamente asciutto e senza residui di impasto attaccati. 
Sfornare, lasciate raffreddare e serviti accompagnati da una bella tazza di té o caffé. 

Con un cucchiaio prelevate il composto e riempite i pirottini. 






martedì 16 agosto 2011

Uova al tegamino

Brief

Una ricetta salata che porta con sé un ricordo tenero tenero


La ricetta 


Occorrente: casseruola

Ingredienti

2 uova
passata di pomodoro
basilico fresco
sale
olio e.v.o.
crostini di pane a piacere
amore e nostalgia

Procedimento

Qual è il piatto che vi piaceva tanto da bambini e che ora ricordate con più nostalgia? Se ponete questa domanda alla mamma della Sposadelvento, vi risponderà di certo quello che vedete in foto. Ovvero le uova al tegamino. Mi racconta che era suo padre a prepararle per lei, quando era così piccola da non arrivare al tavolo e da avere una sedia e un tavolino piccoli piccoli tutti per lei, un vero arredamento da bambolina, fatto su misura per farla sentire speciale. 
Alle volte ci sono ricette semplicissime e magari a base di ingredienti non particolarmente appetitosi, che però uniti al ricordo di una certa persona o di un momento della nostra vita acquistano un gusto superiore a tutto il resto. Io li chiamo "piatti talismano". 

venerdì 12 agosto 2011

Strudel di mele

Brief

Un invito a cena in una sera di fine estate. Che dolce portare?


La ricetta





Occorrente: telo da cucina pulito, placca da forno, forno, bilancia, ciotola, matterello, cucchiaio, coltello, casseruola, cucchiaio di legno, pennello da cucina, tazzina


Ingredienti

Per la pasta
250 g di farina Manitoba
1 uovo
1/2 bicchiere di acqua calda
2 cucchiai di olio e.v.o.
+ 1 uovo per lucidare la pasta

Per il ripieno
700 g di mele golden
60 di biscotti
1 cucchiaio di cannella 
30g di burro
60 g di zucchero
1 cucchiaio di essenza di vaniglia

Procedimento

Quest'anno lo strudel di mele è forse il dolce di cui ho parlato di più e di cui ho scritto di più e sentito parlare di più. Per chi è già fan della pagina Facebook dei prodotti tipici dell'Alto Adige non sarà una novità, per chi ancora non lo fosse, beh la motivazione è che mi sto occupando, da maggio, della gestione di una community su Facebook interamente dedicata al Sudtirolo e ai suoi prodotti enogastronomici di qualità. Perciò lo strudel è fra questi. Ma non solo, spicca tra questi per notorietà ed eccellenza. Un po' come se fosse l'ambasciatore. 

Premetto che la mia ricetta è una libera interpretazione di quella originale. Due sono però gli elementi imprescindibili: il burro e le mele dell'Alto Adige. Per il resto, lo strudel di mele si può fare sia con la pasta frolla, che con la pasta sfoglia, che con la pasta strudel o pasta matta. Io ho scelto la pasta strudel. Per il ripieno, sono stata invece costretta dalle necessità nutrizionali degli ospiti, ad abdicare sia all'uvetta che ai pinoli, ovviamente parte della preparazione tradizionale. Voi, se volete, e soprattutto potete, metteteli pure. 

giovedì 11 agosto 2011

Tableau di pere e ricotta salata

Brief

Alla Sposadelvento non far sapere com'è buono il formaggio con le pere


La ricetta


Occorrente: tagliere, coltello

Ingredienti

1 mazzetto di rucola
1 pera grande
ricotta salata
pane coi semi
olio e.v.o.

Procedimento

Cucinare è un'arte e chi la pratica adora il divertimento. Ci sono ricette come questa alle quali la Sposadelvento si dedica più per diletto e per gioco, che non per nutrire i suoi amati o per esercitarsi ed imparare. Col tempo e soprattutto dopo tanti errori, la Sposa ha appreso una lezione: mai affrontare la vita troppo seriamente e così la cucina. Ogni tanto, anzi sempre, ci vuole un largo sorriso e l'animo leggero. Perché solo quando si ha l'animo leggero si può vedere la luce. 

Quanto al procedimento, non lo conosco e non voglio dettarvi niente. Qui parlare di regole e procedimento non ha proprio senso. Basterà guardare la foto per capire cosa fare. Mentre invece, è davvero il caso di dirlo, buon divertimento!





mercoledì 10 agosto 2011

Filetto di maiale con mele e prugne

Brief

Provare un accostamento dolce-salato tra la carne di maiale e la frutta


La ricetta


Occorrente: coltello, casseruola, cucchiaio di legno

Ingredienti
1 kg di filetto di maiale
2 mele golden
8 prugne secche
1 tazza di brandy
1 cucchiaio di cannella
sale
pepe
30 g burro
qualche cucchiaiata d'aceto di vino bianco
acqua
Procedimento

Quello tra la carne di maiale e la frutta è un matrimonio felice e ben consolidato. La carne di maiale possiede infatti già di suo una nota dolce che i vini liquorosi, il liquore stesso e la frutta contribuiscono ad esaltare. Purtroppo ci sono ancora persone che di fronte ad un abbinamento così storcono il naso. Peggio per loro ;-)

martedì 9 agosto 2011

Plum cake con cocco e papaya




D'inverno il plumcake perfetto per la colazione ha il gusto ricco della farina integrale, del caffé, delle gocce di cioccolato, delle noci..Anche l'impasto è un po' più corposo, con panna o burro o yogurt intero..
D'estate ci vuole invece qualcosa di un po' più fresco e leggero. Qualcosa di tropicale..
Così nasce questa ricetta di plumcake, che unisce alla papaya il cocco e la vaniglia e sostituisce il grasso animale con dell'olio extravergine di oliva.
Non vi dico il profumo in cucina..
Il punto di partenza mi è stato offerto da una ricetta pubblicata in rete e che ha per protagonisti dei cupcakes anziché un plumcake.
Ecco perché le dosi sono in tazze e cucchiai, anziché in grammi..
Come al solito, ho poi lavorato di sottrazione, addizione e ho ottenuto qualcosa di "mio". 



Plum cake con cocco e papaya


Occorrente: stampo da plumcake, carta da forno, forno, n°2 ciotole capienti, tazza, cucchiaio

Ingredienti

2 tazze di farina per dolci
1 tazza di zucchero
1 tazza di cocco essiccato
100 g di papaya essiccata
2 uova
1/2 tazza di olio e.v.o.
1 cucchiaio di essenza di vaniglia
1 bustina di lievito vanigliato per dolci






Procedimento 
Miscelare in una ciotola gli ingredienti secchi, compresa la papaya essiccata tagliata a cubettini. 





In un'altra ciotola sbattere le uova, assieme all'olio e all'essenza di vaniglia. Unire gli ingredienti secchi a quelli umidi, stando attenti a setacciare bene il lievito, che di solito forma grumi. 

Amalgamare bene tutti gli ingredienti e trasferirli nello stampo ricoperto di carta da forno. Infornare per 40 minuti a 170°C.

Lasciar raffreddare bene il plumcake prima di tagliarlo a fette e di servirlo.





lunedì 8 agosto 2011

Pesce persico ai peperoni

Brief

Un secondo a base di pesce colorato e sfizioso


La ricetta



Occorrente: pentola per cuocere al vapore, forno, teglia, carta assorbente da cucina, sacchetto di carta, minipimer, cucchiaio, ciotola

Ingredienti

1 kg di pesce persico
2 peperoni rossi molto carnosi
qualche cucchiaiata di passata di pomodoro
una cucchiaiata di capperi sotto aceto
sale
pepe
olio e.v.o.
Procedimento

Questa ricetta mi è quasi costata l'indice sinistro. Porto tuttora sul mio corpo le stimmate della vera foodblogger, perciò, visto il sacrificio, non potevo fare a meno di pubblicarla. 
Cosa è successo? La macchina si è ribellata all'uomo. Beh, alla donna. 
E se il minipimer impazzisce e si aziona a sproposito tranciandole dito e guanti protettivi in un colpo solo, non c'è che prendere e sopprimere il minipimer per punirlo dell'affronto. Sostituendolo con un modello più giovane e più nuovo.
Così va la vita. 

Aneddoti a parte, questo pesce persico ai peperoni è stato un trionfo a tavola (e non perché i miei volessero blandirmi dopo l'incidente al dito). Fidatevi, è davvero buono. 
La nota dolce presente naturalmente nel pesce viene infatti esaltata dalla polpa del peperone rosso. E i capperi sotto aceto aggiungono quel tocco di agro che completa il piatto. 

venerdì 5 agosto 2011

Delicatessen - Specialità dell'Alto Adige a Milano


Diverse settimane fa, durante una giornata di shopping selvaggio con la mamma, mentre camminavo in Corso San Gottardo a Milano (zona Navigli) ho visto un'insegna che ha subito attirato la mia attenzione: quella di Delicatessen. Un luogo dedicato alle specialità dell'Alto Adige, dove accanto ai prodotti che comunque si possono trovare in distribuzione anche nei super un po' forniti, come il latte, lo yogurt, lo speck, l'Alto Adige ti viene incontro con qualcosa di veramente speciale.

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