C'è chi dice che partire sia un po' come morire. Per me partire è vivere. Sì perché quando si viaggia si vive davvero. Non soltanto perché in vacanza poi c'è tutto il tempo per gustarsi ogni cosa. Per camminare senza sapere dove andare. Per guardarsi intorno e "perdere tempo" ad osservare costruzioni e persone. Per inquadrare con l'obiettivo un particolare e renderlo eterno.
Ma perché cambiare ambiente significa mettersi in gioco.
Mai come quando sei in viaggio all'estero la tua identità salta fuori.
E io da quest'anno me ne sto accorgendo sul serio.
Lo scorso weekend ho visitato Madrid con un gruppo di amiche.
La cosa che ho apprezzato di più è stato l'andare in giro senza nessun programma predefinito, ma lasciando che fossero l'occasione del momento e le sensazioni del posto a guidarci.
Adoro improvvisare..
Anche se l'improvvisazione può voler dire scambiare Calle Saragozza per Calle Sevilla e non trovare l'albergo alle due di notte, dopo un viaggio estenuante, una maratona in metropolitana e una settimana durissima alle spalle...
Da buona blogger, non ho potuto fare a meno di cogliere l'aspetto enogastronomico di Madrid.
Già a partire dalla colazione, per me, inevitambilmente salata..(vd tortilla con jamon iberico e baguette)
Ma visto che la crema catalana è quasi l'unico dolce che mangio, non ho potuto fare a meno di assaggiarla.. Questa non aveva la crosta di zucchero caramellato, che sinceramente non amo, ma una spolverata di cannella e un biscotto.
Immancabili le tapas, lo so, i puristi arricceranno il naso davanti a queste con acciughe e formaggio, ma vi assicuro che l'abbinamento è risultato gustosissimo, specie col formaggio più fresco..E dire che per convincermi a mangiare un po' di formaggio bisogna praticamente implorarmi..
Ovviamente ci siamo concesse, in più di un'occasione, una abbondante paella, anche se forse dove l'abbiamo mangiata noi però non era la specialità. (Ricordo di averne assaggiate di migliori..)
Un consiglio che mi sento invece di dare, è di visitare il mercato Regina Sofia, dove la qualità e la freschezza del cibo è più elevata e tutti gli assaggi, dalle crocchette al pesce crudo, dai pasticcini alle tartine merita decisamente.
Questo era un banco di formaggi
Un venditore di pesce intento a pulire le cozze.
Last and least, il caffé, che merita una menzione di demerito. Strano ma vero, pur chiedendo il caffé espresso, in Spagna si riceve un brodo dal sapore discutibile. Non sono riuscita a bere un caffé decente in nessun bar, perciò credo di aver fatto un benchmarking rappresentativo. Anche se gradirei volentieri che qualcuno mi facesse cambiare idea.
2 commenti:
Ciao Alessia, piacere di conoscerti! Siamo passate per ringraziarti della visita e per dirti che il tuo blog ci piace, per cui ci siamo aggiunte ai tuoi sostenitori con molto piacere!
A presto! Alda e Mariella
i crostoni col bacon sono spettacolari!!!
Posta un commento