C'era una volta una grande cucina, di quelle coi mobili di legno scuro, con al centro la grande tavolata capace di ospitare famiglie intere e abitata da grandi pentoloni di rame.
La cucina custodiva uno splendido forziere, con dentro vasi di ciliegie e visciole sotto spirito e conserve di melanzane e pomodori secchi sott'olio, sacchetti di mandorle e nocciole per fare i dolci di Natale e poi marmellate di more, di albicocche e di pesche e pistilli di zafferano puro, racchiusi in un piccolo vasetto di vetro col coperchio d'oro e mazzetti di peperoncini essiccati e vasetti di polvere magica capace di far gonfiare i biscotti e torte di tutti i tipi.
In questo regno, che apparteneva ai suoi nonni, una piccola principessa bianca come la neve riceveva la sua formazione e imparava come avrebbe dovuto dare ordini a mestoli, pestello, cucchiai e forchette, come avrebbe dovuto dosare gli ingredienti sul piano da lavoro e come correggere piatti troppo ricchi di sale o come tirare la pasta a regola d'arte perché fosse porosa, sottile, ma perfetta in cottura.
Un giorno nel regno fece il suo ingresso un ferro antico, con sopra le iniziali della famiglia dalla quale discendeva la nonna regina.
Il ferro avrebbe permesso di produrre dei biscotti speciali, fragranti, leggeri come le ostie, ma più buoni di quelli del bianco mulino.
E la piccola principessa bianca come la neve avrebbe aiutato la regina nella sua magia.
Sì perché mentre il re stava accanto al fuoco col ferro, la regina realizzava la pasta e la piccola principessa bianca come la neve imparava a fare dalla pasta tante palline, che poi all'ordine del re avrebbe messo nel ferro con le iniziali della famiglia dalla quale discendeva la nonna regina.
Un giorno il castello fu abbattuto e così il regno scomparve e dopo di lui, qualche anno più tardi, scomparvero sia la nonna regina che il nonno re.
Alla piccola principessa bianca come la neve però rimase il ferro con le iniziali della famiglia della regina e così anche oggi, benché quel tempo sia oramai lontano, da quel ferro vengono alla luce gli stessi biscotti speciali che sanno di anice e cannella.
Se anche voi volete sentirvi regina o principessa, munitevi di un ferro per fare i wafer e seguite il procedimento, veloce e super semplice di questa piccola magia.
Le Ferratelle
Occorrente: ferro, cucchiaio e un regno+ una principessa bianca come la neve per aiutante (facoltativo)
Ingredienti
200 g di farina
2 uova
2 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di olio e.v.o.
cannella in polvere
semi di anice
buccia grattugiata di limone
1/2 bustina di lievito in polvere
1 pizzico di sale
Procedimento
Disporre la farina a fontana sul piano di lavoro, praticarvi un buco al centro, nel quale versare tutti gli altri ingredienti. Impastare fino a formare un impasto liscio e omogeneo, lasciarlo riposare per qualche minuto, prelevarne delle porzioni, da lavorare con le mani a formare dei cordoncini, dai quali andranno tagliati dei piccoli pezzetti, come per gli gnocchi.
Scaldare il ferro apposito, cuocervi due pezzetti di impasto alla volta e proseguire fino ad esaurirlo completamente.
Farcire con miele e frutta secca o marmellata o crema di nocciole a piacere.
la ricetta partecipa al contest C'era una volta di Pensieri e Pasticci organizzato in collaborazione con DragonflyShop e ringrazio sia Simona che Lisa per l'opportunità.
17 commenti:
Ho avuto il piacere di assaggiare queste delizie e non avevo idea si potessero fare a casa!! Le tue sono spettacolari: qual'è il ferro per i wafer? 'gnurantona che sono!!
Che buone le ferratelle, per caso ne è rimasta qualcuna:-) Se ci mandi il tuo indirizzo veniamo subito!
Un abbracio!
Sei troppo brava!
Queste Ferratelle nn le avevo mai sentite!
ciao
Io ho un ferro per waffel elettrico non so se potrei farle. Che ne dici?Cmq sono deliziose.
meraviglioso post e meravigliose ferratelle...hai colto in pieno lo spirito del contest, grazie di cuore!
@ Barbara: il ferro o piastra, è un elettrodomestico che trovi nei negozi di casalinghi o di elettronica. Occhio a non prendere la tostiera, perché non va bene, deve avere delle scanalature tipo quelle di questi prodotti http://www.cbeelettrodomestici.it/prodotti.htm
@Alda e Mariella: più che volentieri, siete le benvenute
@Massimo: hanno una lunga tradizione e sono un dolce tipico delle feste natalizie
@Flò: certo che sì, è perfetto.
@Simo: grazie a te, il tema del contest è stupendo e mi ha proprio ispirata :)
che belli! assomigliano ai brigidini...c'entrano qualcosa?
Sono deliziose, sei bravissima!!!!
Bello il racconto... bella la ricetta... peccato non aver mai trovato il ferro per preparare queste delizie, a presto
che buone le ferratelle! Io sono sempre in attesa di trovare la piastra o il ferro!!!! comunque prima o poi le proverò....che buone! Un bacione
belle. sembrano forgiate. :)
I biscotti non posso assaggiarli, ma leggere questo racconto è stato magico! Un bacio, bravissima
Che bella storia:)
e che ricetta favolosa
adoro la storia e la ricetta!!!!
bi-bravissima!!!!
Le ferratelle appartengono anche alla storia di casa mia, da buona abruzzese, il ferro è sempre pronto e tante volte mi salva quando in casa non c'è niente per fare merenda o da portare a scuola. La farina la metto sempre a occhio, come da tradizione, ma proverò con le tue dosi. Grazie!
A presto!
Bello tutto,il racconto e le ferratelle ,che sono anche molto buone.Le conoscono bene visto che sono abruzzese.Le tue sono perfette,complimenti anche per la splendida foto.
Un abbraccio e buona serata.
deliziose!!
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