martedì 16 febbraio 2010

Monaco di Baviera

Ogni anno la Sposadelvento si concede una fuga.
Uno di quei viaggi che sanno di libertà, di assenza totale di itinerari e pianificazioni.
Senza guide turistiche alla mano.
Senza cose "da fare" per forza.
Senza compagnie scomode, o forse, con la compagnia più scomoda del mondo, cioè quella di se stessi.
Un viaggio lontano da tutto e da tutti.
Non importa dove.
Non importa quando.
L'importante è solamente andare.

Sì perchè talvolta andare è più bello che arrivare a destinazione.

Compagna d'elezione di queste avventure è, ovviamente la macchina.

A fine 2009 il caso mi ha concesso una lancia Delta.
Una di quelle auto che se non le scelgono altri per te, mai e poi mai avresti modo di provare.
Perché il design non ti convince, perché per te è sin troppo grande, perché ....ma perché mai dovrei sentirmi a mio agio in una lancia Delta grigio fumo?

Eppure...

Eppure a Monaco si è rivelata un degno alfiere. Morbida, silenziosa, confortevole, sicura col suo baricentro basso e il parabrezza luminoso.


Se c'è un periodo dell'anno in cui vedere Monaco di Baviera è dicembre.
I mercatini di Natale rendono Marienplatz e comunque il centro storico della città così vivo e così caloroso da far quasi dimenticare che sia inverno.
Ovunque ci sono bancarelle piene di frutta glassata o ricoperta di cioccolato, di panini coi wurstel, di oggetti in legno, di candele naturali, di prodotti da forno decorati di semi e spezie.
Ovunque è la festa degl'occhi.

Quest'anno l'inverno freddo ha reso un po' più difficile del previsto sia l'arrivo che la permanenza, specie per chi, come me, è poco abituato alle temperature sotto lo zero...

Ma la magia era comunque dappertutto..




Tra le tante particolarità di Monaco, quella che salta più all'occhio è la composizione variegata della popolazione.
Ci sono tantissimi stranieri, bene integrati e capaci di esprimersi in tedesco, spesso anche di svolgere lavori prestigiosi.
E naturalmente i ristoranti etnici sono dappertutto.
Consiglio di provare quelli indiani e thailandesi.
Io in 4 giorni di permanenza non ho mai assaggiato nulla che assomigliasse ad un piatto italiano.
Anche la cucina bavarese si difende piuttosto bene, specie appunto in inverno, quando lo stinco di maiale, le zuppe, le patate arrosto, la tipica cotoletta impanata con le patate fritte o gli spaetzle scaldano il cuore oltre che il corpo.
Indimenticabili, nell'ordine: la birra, i brezel, lo strudel di mele con salsa alla vaniglia.
Ma Monaco vuole anche dire cultura: premi Nobel, gallerie di arte moderna, musei, università prestigiose, chiese e palazzi.
Se vi capita di andare alla Kunsthalle, consiglio un salto in caffetteria.
C'è un'atmosfera moderna e colorata e le torte meritano un assaggio.
D'inverno purtroppo non si godono molto gli spazi verdi, che in città abbondano decisamente. C'è un parco splendido in pienissimo centro, dove in pratica ti dimentichi di essere in una delle principali città tedesche: tutto vegetazione, ombra, quiete e grandi spazi naturali.

Ma d'estate si può comunque recuperare.

Astenetevi dalla visita se siete a dieta: impossibile resistere alle tentazioni, ma alla fine il bello sta proprio lì.






3 commenti:

Giovanna ha detto...

Ciao, grazie per essere pasata da me! Che belle foto. Complimenti!
Baci Giovanna

Alessia ha detto...

Grazie Giovanna, spero di vederti di nuovo nella mia cucina.

A presto.

A.

Antonella ha detto...

Che favola queste fughe!
E tu.....bellissima! ;)
Bacioni

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