Sarà che sono figlia d'arte. Sarà che mio padre ha sempre comprato e collezionato vino. Sarà che ho un legame specialissimo con Firenze e la Toscana. Ma gli incontri tra cibo e arte, tra vino e arte mi attirano come un magnete nascosto. Ricordo che da piccola i miei di ritorno dagli States non facevano che parlare del loro amico creativo newyorkese che li aveva ospitati in uno splendido loft a Manhattan e per giunta omaggiati di un paio di bottiglie rare con l'etichetta disegnata da lui. Oggi quelle bottiglie sono un talismano intoccabile. Vicine al cuore, ma lontane anni luce dall'idea che se ne possa consumare il contenuto.
Le aziende vinicole che credono nell'arte e sponsorizzano cultura stanno diventando sempre più numerose. Al di là delle degustazioni nelle cantine che ospitano jazzisti o gruppi musicali che si esibiscono per i visitatori, ci sono spesso le mostre fotografiche o pittoriche finanziate. Ci sono esperimenti spettacolari come le bolle realizzate da Massimiliano Fuksas a Bassano del Grappa per la storica distilleria Nardini.
Quello della Vigna degli Artisti è un concetto molto attiguo, sebbene non siano stati coinvolti architetti star. Le Cantine Leonardo Da Vinci hanno infatti indetto in collaborazione con Artegiovane.it un concorso rivolto a giovani artisti per disegnare l'etichetta del Merlot, che prende il nome di Merlot degli artisti. Il concetto di giovane poi è abbastanza ampio, nel senso che possono partecipare persone dai 18 ai 35 anni. Il concorso scade il 22 dicembre 2008 e il montepremi in palio è di 2000 euro. Non male per esprimere una propria passione.
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