martedì 8 maggio 2012

Anthilia Donnafugata


Non sono mai stata un'amante di vini bianchi, champagne a parte. Per me il mondo del vino aveva un colore solo: il rosso. E significava quasi sempre gusto intenso, corposo, strutturato, importante. Con poche e rare eccezioni, come il rosato sui crudi di mare, ma senza esagerare, o il Gewuerztraminer coi crostacei e il cous cous di pesce. E le occasioni di consumo, una decina al massimo, in tutto l'anno. 
(Pochissime, lo so, ma ve l'ho detto..)

Da un anno a questa parte le cose stanno cambiando e così sto scoprendo buona parte di quel fantastico mondo che mi ero persa sinora. 
Un mondo molto più ricco di sfumature e di profumi. 
Più aromatico e più sorprendente dei vini rossi.
Sì perché quelli bianchi sono spesso vini che non ti aspetti. 
Emozionanti, imprevedibili, molto più variegati e diversi l'uno dall'altro. 

L'Anthilia di Donnafugata ha accompagnato la pasta alla Norma che ho postato ieri. 
Ammetto, coi vini ho sempre un rapporto anche estetico (sono la riprova che il marketing funziona) perciò lo scelgo in base ad un nome che mi incuriosisce o un'etichetta particolare che spicca tra le altre. 
In questo caso è andata così. Quel volto misterioso, come un idolo con gli occhi chiusi e i capelli al vento mi ha quasi ispirato simpatia e poi ho pensato che accostare, con un primo tipico della tradizione siciliana, un vino siciliano, potesse avere un senso. 
Sul sito, il produttore lo definisce un "ideale compagno quotidiano" e ha ragione. 
L'Anthilia è infatti così, un vino senza troppe pretese, amico nel prezzo, non impegnativo neanche per il palato, ma comunque abbastanza morbido. Purtroppo essendo da sola, l'ho tenuto in frigo per un paio di giorni e al secondo assaggio, aveva un po' perso rispetto al primo. Non servitelo troppo freddo però, perché questo contribuisce ad annullarne i profumi. 

lunedì 7 maggio 2012

Penne alla Norma



Brief

La ricetta della pasta alla Norma: esercitarsi sul tema


La ricetta 


Occorrente: padella per friggere, casseruola, pentola per cuocere la pasta, scolapasta, grattugia (a mano o elettrica), cucchiaio di legno, mestolo

Ingredienti x 4 persone

400 g di penne rigate
2 melanzane
500 ml di passata di pomodoro
abbondante basilico fresco
n° 2 spicchi d'aglio
ricotta salata a piacere
sale e pepe
olio e.v.o.

Procedimento

La ricetta della pasta alla Norma sembra apparentemente banale nella sua semplicità tipicamente mediterranea. Eppure vi assicuro che richiede forse ancora più maestria di quanto uno possa immaginare. Licenziarla come una semplice ricetta di pasta alle verdure non le rende giustizia. Diventa molto semplice infatti cuocere troppo le melanzane e ottenere un risultato che una volta nel piatto risulta troppo morbido. Così come può essere semplice esagerare col sale, tra fritto, melanzana e ricotta salata. Per non parlare della giusta quantità di pomodoro e della sua fluidità. Insomma, credetemi, più vi esercitate e più la vostra pasta alla Norma migliorerà. 
Perché troverete il giusto compromesso, i tempi giusti, i sapori giusti. 

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