martedì 5 marzo 2013

Tagliatelle capesante e pesto di pistacchio


Le tagliatelle, lo sanno anche i muri, sono un grande classico della tradizione emiliana e sicuramente una delle pietanze più caratteristiche della cucina italiana. Rustiche, semplici, ma speciali, come tutte le cose fatte a mano che profumano di passato. Come quei piccoli, apparentemente insignificanti riti di famiglia che le nonne tramandano alle nipoti. Per me le tagliatelle sono sempre state come un ricamo di pasta. Un sottile filo di Arianna, tirato a mano con amore e maestria da una cuoca che vuole far piacere alle persone che ama. Che soddisfazione prepararle in casa! Guardare gli ingredienti, prima disgiunti e molto diversi tra loro: le uova, la farina, il sale e poi riuniti a creare una nuova forma, una nuova materia, una nuova consistenza. La sfoglia all'uovo ha qualcosa di alchemico, di magico, con quel suo splendido e sontuoso colore giallo carico e la consistenza ruvida al tatto e piuttosto porosa, capace di trattenere al meglio qualsiasi sapore e condimento, specie se ricco. La mia versione (ah, chissà cosa avrebbe detto la nonna!!!) non è né al ragù, né ai funghi. Le nipoti, si sa, vogliono sentirsi sempre al passo coi tempi e mai banali..

Tagliatelle capesante e pesto di pistacchio

Occorrente: forchetta, coltello, macchina per la pasta fresca, n° 1 ciotola, teli da cucina, pentola per cuocere la pasta, cucchiaio di legno, casseruola

Ingredienti per 4 persone
200 g di farina bianca
2 uova fresche
1 pizzico di sale
500 g di capesante sgusciate
1 spicchio d'aglio in camicia
1 bicchierino di brandy
3-4 cucchiai di pesto di pistacchio
4-5 cucchiai di olio e.v.o.
sale e pepe q.b.
farina gialla

Procedimento

Setacciare la farina sul piano di lavoro (meglio se in legno), disporla a forma di montagnetta e formare un incavo al suo interno. Sgusciarvi le uova, aggiungere il sale, sbattere con una forchetta e amalgamare le uova alla farina. Impastare con cura con le mani, procedendo dall'esterno verso l'interno, fino all'assorbimento completo della farina. Continuare ad impastare finché la consistenza della pasta non sarà liscia e omogenea.
Riunire la pasta a formare una piccola palla e sistemarla sotto la ciotola per circa un'ora. Riprendere l'impasto, che dopo il tempo di riposo sarà diventato più elastico, appiattirlo e tagliarne dei rettangoli, che passerete alla macchina della pasta fresca, prima alla regolazione 1 e poi fino alla 4, con il dado impostato sulla modalità per tirare la sfoglia (rullo liscio). Passare poi la sfoglia al rullo per le tagliatelle. Adagiare le tagliatelle appena tagliate sul piano di lavoro, su dei teli da cucina, ricoperti di farina gialla.
Continuare così con tutta la pasta, fino ad esaurirla. Lasciarla asciugare per una mezzora.

Sciacquare le capesante, saltarle per qualche minuto nell'olio caldo, assieme allo spicchio d'aglio in camicia, bagnare col brandy, regolare di sale e pepe.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla e saltarla nel condimento di capesante, assieme a qualche cucchiaiata di pesto di pistacchio, aggiungere qualche cucchiaiata di acqua calda di cottura della pasta, se necessario e servire le tagliatelle calde.







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