giovedì 16 aprile 2009

Quiche Lorraine

Brief


Se la Sposadelvento ha nostalgia della Francia, cioè praticamente una volta alla settimana



La ricetta



Occorrente: tortiera di 26 cm di diametro, matterello, casseruola, ciotola, carta alluminio, fagioli secchi

Ingredienti
Per la pasta brisé
200 g farina di grano tenero
70 g burro
1 uovo
1 cucchiaio acqua fredda

Per la farcitura
200g pancetta
erba cipollina (a piacere)
una spruzzata di noce moscata
200 ml panna fresca
100g Emmental
2 uova e 2 tuorli
sale e pepe

Procedimento

Come spesso accade per le ricette straniere, abituarsi a mangiare un piatto in Italia e poi un bel giorno assaggiarne la versione "originale" o comunque preparata nel luogo di provenienza può essere un'esperienza straniante. Una di quelle che ti lascia in silenzio, che ti fa guardare negli occhi il o i commensali e comunicare con quello sguardo e con quel silenzio che significano "ah, beh, ma è tutta un'altra cosa..."
Con la quiche Lorraine per me fu cosí.
Per prepararla in casa, senza avere la pretesa di eguagliarne gusto e fragranza, ho provato questa ricetta. E ho deciso di postarla per tutte le volte che mi salirà nostalgia della Francia.
Per la pasta brisé si procede semplicemente riunendo gli ingredienti in una terrina, li si amalgama cercando di lavorare la pasta il meno possibile e si lascia riposare in frigo per almeno mezz'ora.
Si fa saltare la pancetta tagliata a cubetti in padella, senza aggiunta di grassi, si aromatizza con un po' di erba cipollina. Si grattugia il formaggio e in una ciotola si sbatte la panna fresca con le uova e i tuorli. A questo composto si aggiungono noce moscata e un po' di sale. Poco perché la pancetta è generalmente piuttosto ricca di sodio, specie se si usa quella affumicata.
Si stende la pasta nella tortiera, aiutandosi con il matterello e con un po' di farina sul piano di lavoro. Si riveste con della carta alluminio e si stendono sopra dei fagioli secchi. Quindi si inforna a 180°C per 15 minuti, si estrae e si rimuovono fagioli secchi e carta alluminio, si lascia proseguire la cottura per altri dieci minuti. Trascorso questo tempo si farcisce di formaggio, al centro si posizionano i cubetti di pancetta salata e sopra la crema.
La cottura anticipata della base di questa quiche permette di avere un risultato migliore, perchè altrimenti con un ripieno umido il rischio che la torta risulti poco fragrante è praticamente assicurato.
Io non esagero mai con la temperatura del forno, ergo ho optato per 170°C e circa 40 minuti. Tuttavia ogni forno è un mondo a parte e va conosciuto e addomesticato.
Va servita tiepida, quindi organizzarsi coi tempi, è l'ideale.
Se poi ad accompagnarla avete un bel bicchiere di bianco alsaziano...c'est magnifique

9 commenti:

Antonella ha detto...

Ciao Alessia! Non sono mai stata in Francia e mi piacerebbe tanto andarci.....se mai ne avrò l'occasione, assaggerò la vera quiche....ma intanto, mi gusto questa tua! ;-9
Bacioni

Kittys Kitchen ha detto...

Buonissima! Avevo letto questa ricetta su diversi blog! La tua è venuta benissimo quasi quasi è giunta l'ora per me di provare a farla!

Mirtilla ha detto...

che meraviglia!!!
incantevole davvero ;)

MilenaSt ha detto...

Sfatiamo il mito dell'universalità dei forni e ribadiamone la particolarità e indomabilità ...
Adoro le quiches in genere, ma la Lorraine tra tutte, è insuperabile :-))

Mary ha detto...

Molto invitante !

Micaela ha detto...

dev'essere buonissima!!! non l'ho mai provata eppure ho sempre voluto provarla!!! un bacione.

Sara ha detto...

Ecco io questa non l'ho proprio mai provata, chissà perchè però quando penso ad una quiche penso a lei, ma poi faccio sempre tutt'altro...mah...

Alessia ha detto...

@ Antonella: spero che tu possa recuperare al più presto. La Francia ha paesaggi incantevoli: sia campestri, che metropolitani, marini e montuosi. Insomma, pure in questo si può considerare una terra simile alla nostra. La quiche va provata, un po' come la baguette o la tarte tatin...ma io lo riconosco, sono un po' di parte..

@Kitty's Kitchen: sono d'accordo, proviamola!

@Mirtilla: grazie :-)

@Lenny: ho una teoria in proposito, di stampo pagano-animista e cioè che i forni siano in realtà presieduti da degli spiriti. Entrare in sintonia con loro è frutto di pratiche rituali e devote. Ma alle volte gli spiriti dei forni assomigliano al Dio biblico dell'Antico Testamento: non si fanno conoscere e soprattutto, quando si infuriano non ce n'è per nessuno

@ Mary: l'accendiamo?

@ te l'ho detto Micky, eravamo in sintonia ultimamente, tu con la torta di zucchine e crescenza, io con questa. Poi con la primavera che fa le bizze, non è ancora così caldo da bandire l'uso del forno

@ Sara: anche io sono così, forse pure peggio, nel senso che parto con l'idea di una preparazione e strada facendo la personalizzo, arrivando poi a lasagne ai funghi senza funghi, crostate di fragole senza crostate, ecc ecc..

Buon fine settimana a tutte e grazie per le visite!

Sarah FragolaeLimone ha detto...

Un classico sempre squisito!

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